Come mai un marchio sostenibile come il nostro ha scelto la plastica per i propri imballaggi?

La plastica gode di una cattiva fama: inquina l’ambiente e gli oceani e deriva da fonti fossili. Quindi dobbiamo liberarcene, giusto? Il produttore di alimenti biologici per animali domestici Yarrah è a favore dell’uso della plastica nelle confezioni delle sue crocchette. E come se non bastasse, ha lanciato un nuovo imballaggio, anch’esso realizzato con questo materiale. Ma offrendo un prodotto biologico, Yarrah non dovrebbe avere a cuore la sostenibilità? Perché abbiamo scelto di usare confezioni in plastica?
Noi di Yarrah, abbiamo scelto di utilizzare il mono-PE per confezionare il nostro cibo per animali. Si tratta di un materiale sintetico realizzato in polietilene, uno dei migliori tipi di plastica riciclabile. Il polietilene può essere facilmente fuso per creare nuovi prodotti ed è proprio questo l’aspetto che noi di Yarrah consideriamo importante. La circolarità rappresenta infatti un ottimo modo per contribuire al benessere del pianeta.
Come funziona?
Il nostro nuovo imballaggio è realizzato con un unico tipo di plastica (mono-PE): aspetto che risulta particolarmente importante, in quanto soltanto gli oggetti che presentano questa caratteristica possono essere riciclati.
Riciclando articoli e confezioni, si sfruttano molto più a lungo i materiali impiegati e questo è un fattore decisamente positivo secondo Yarrah. Dopo tutto, la quantità di materie prime a nostra disposizione è limitata. Rendendo i nostri imballaggi completamente rinnovabili, contribuiamo alla circolarità e limitiamo l’uso di risorse naturali come petrolio e legno.
Ogni anno, in Europa, per confezionare gli alimenti per animali vengono utilizzati tre miliardi di sacchetti di plastica, la maggior parte dei quali finisce negli inceneritori, poiché contiene vari tipi di plastica. In questo modo, si spreca molto materiale.
E la carta?
Spesso la carta viene consigliata come valida alternativa alla plastica e per molti versi lo è, in particolare se pensiamo al momento in cui torna nella natura. Ma non possiamo tralasciare il rovescio della medaglia. Per produrre la carta serve più energia di quanta non ne occorra per la realizzazione della plastica. Inoltre, per garantire la stessa durata di conservazione di un prodotto confezionato nella plastica bisogna utilizzare una maggiore quantità di carta. Di conseguenza, le emissioni di CO2 generate da questo materiale sono decisamente superiori a quelle del suo antagonista sintetico. Inoltre, la carta si può riciclare solo per un numero limitato di volte, mentre la plastica consente molti più utilizzi.
Una visione del futuro
L’attuale legislazione alimentare vieta l’impiego della plastica riciclata, ma altre industrie (non alimentari) possono fare uso di questo materiale, compreso quello utilizzato da noi. Il nostro sogno? Vorremmo che i nostri clienti fossero in grado di riutilizzare da soli i nostri imballaggi, che vengano in negozio e riempiano la stessa busta più e più volte. Una sorta di Negozio Leggero dedicato al cibo per animali.
Per affrontare i problemi ambientali, ciascuno di noi deve assumersi le proprie responsabilità. I consumatori devono smaltire correttamente la plastica monouso e separare i rifiuti. Se le aziende decidessero di utilizzare esclusivamente plastica riciclata, faremmo un grande passo nella giusta direzione. Solo insieme possiamo vincere questa sfida.
Purtroppo, ogni soluzione presenta degli svantaggi, ma se ragioniamo nell’ottica della circolarità, il mono-PE rappresenta (attualmente) la soluzione migliore per quanto riguarda il cibo per animali. Siamo ottimisti per il futuro: le innovazioni non mancano e appaiono continuamente soluzioni più ecologiche.
Il mondo cambia costantemente e siamo pronti a valutare ogni possibilità. Se individuassimo un’alternativa più verde del mono-PE? Beh, la adotteremmo sicuramente.
Desideri saperne di più sulla plastica? Leggi questo articolo.